La chiamano già Santa lottizzazione, e il nome non è dei meno appropriati visto che se da una parte si realizzeranno 25mila metri cubi di abitazioni, all'incirca una settantina, dall'altra si costruirà un centro religioso polivalente a disposizione della Diocesi Sabina - Poggio Mirteto.
L'ok al piano integrato in località Piedimonte è arrivato dall'ultimo Consiglio comunale di Palombara Sabina. Un'operazione approvata dalla maggioranza ad eccezione del vicesindaco Danilo Quaglini e del consigliere Manolo Cipolla, entrambi astenuti, e con il sostegno persino della minoranza. In ballo la possibilità ad una società privata, la Opere Generali Costruzioni srl, di costruire su un terreno non agricolo, e così come inserito nel piano regolatore in fase di approvazione in Regione, 54 villini a due piani, bifamiliari e singoli, e altri venti villini tramite una cooperativa destinata a raccogliere anche gli incentivi regionali a fondo perduto per le giovani coppie. Tutte le opere di urbanizzazione a carico dei costruttori.
Di fronte alla nascita di un nuovo piccolo quartiere nella parte bassa del paese, qualcosa la guadagna anche il Comune. Il piano integrato stabilisce infatti che la società privata debba cedere all'Ente 4.500 metri quadrati di terreno nell'ex proprietà Catenacci, a ridosso del campo sportivo, che diventerà a tutti gli effetti di proprietà comunale. Di questi poi la metà il Comune li cederà a sua volta alla Curia, che aveva domandato disponibilità di terreni già sei mesi fa, per realizzare un centro religioso polivalente per le attività diocesane. Nell'altra metà invece, a spese della società, sarà realizzata una struttura di mille metri quadri con cinque capannoni dove potranno essere ospitati i cantieri per la realizzazione dei carri allegorici per la tradizionale Sagra delle Cerase. Una struttura polivalente che quando libera potrà essere utilizzata anche per altri scopi, dai mercatini ad altre iniziative. E non finisce qui. Nel capitolo delle "entrate" a favore del Comune anche un valore di 500mila euro da investire in opere pubbliche. In pratica la società costruttrice si occuperà di realizzare un intervento, o più di uno, indicato dall'amministrazione, e può essere un asilo come una piazza o ancora la riqualificazione di strade.
"Alla fine il Comune avrà un vantaggio di quasi un milione di euro dalla società costruttrice - spiega il sindaco di Palombara Sabina, Paolo Della Rocca -. Si tratta di un'operazione importante per il nostro territorio, dove i vantaggi sono sotto gli occhi di tutti. Credo che i lavori potranno iniziare già nella prossima primavera, e al massimo nel giro di due anni si possa completare il tutto". L'approvazione del Piano integrato con il voto di astensione da parte di due esponenti della maggioranza ha però fatto tornare alla luce le tensioni presenti nel centrodestra locale: "Rispetto la posizione presa da Quaglini e Cipolla - ha commentato il primo cittadino - ma c'è da dire innanzitutto che la legge prevede questo tipo di interventi e per Palombara si è trattata di un'opportunità che l'amministrazione ha saputo cogliere, tanto che anche la minoranza ha votato a favore riconoscendo la bontà dell'operazione. Anzi, spero che ci siano altri privati interessati a proporre progetti che possano portare benefici reali al nostro comune. Se c'è chi ha paura di prendere decisioni così importanti - prosegue riferendosi ai due consiglieri dissidenti - significa che vogliono una Palombara destinata a non avere cose importanti".
Il vicesindaco Quaglini già subito dopo il Consiglio aveva espresso le sue perplessità: "Come più volte detto, non sono contrario ai Piani Integrati di per sé - ha commentato - ma penso che in un paese che attende ormai da dieci anni una risposta circa l’intero Piano Regolatore e che vede i cittadini proprietari di aree edificabili essere obbligati a pagare l'Imu, si dovrebbe avere una maggiore attenzione verso questi e fare di tutto, prima di partorire queste progettualità, per far diventare reale la loro possibilità edificatoria".
Poi l'attacco all'opposizione che si è schierata insieme al resto della maggioranza: "Chi oggi si fa chiamare Palombara Diversa, Stefano Zebi e Gabriele Scacchi, non hanno perso l’occasione votando a favore insieme agli altri nove consiglieri di maggioranza. Ma allora c’è da chiedersi Palombara Diversa, da cosa?".