Sembra vicino il lieto fine per un caso che ha scosso la sensibilità di molti cittadini a Palombara e nelle città dell’area. Si tratta del Centro “Raffaella d’Angelo” che dopo lo stop di questi mesi si sta avviando adesso verso la riapertura.
Una storia lunga quella del centro, una storia fatta di ostacoli e soddisfazioni. Alcune associazioni di volontariato nel 1989 hanno iniziato il cammino comune di un centro sociale per disabili. Il centro si è sviluppato fra tante difficoltà e, con la collaborazione del Comune di Palombara Sabina e l’iniziativa della Provincia di Roma, è stata attivata una gestione intercomunale con l’adesione dei Comuni limitrofi (nel 1993). Il centro è frequentato da 20 utenti giovani ed adulti, con handicap medio-gravi.
I guai sono arrivati sul piano economico quando il municipio non ha più potuto anticipare le somme necessarie al mantenimento del centro, a fronte di ritardi degli altri enti. Così si è attivata la politica, l’amministrazione si è messa in moto con decisione, si è fatta sentire anche la voce delle famiglie e dei cittadini. La svolta quindi è pronta ad arrivare perché tutti i Comuni responsabilmente si sono espressi e prodigati per la nuova apertura del “Raffaella d’Angelo” attraverso la stipula di una nuova convenzione. Il Comune di Marcellina deve pagare circa 8mila euro mentre per quel concerne Guidonia Montecelio la somma da pagare è più sostanziosa: si tratta di oltre 100mila euro.
I Comuni si sono resi disponibili a sistemare i conti e a fare una nuova convenzione facendola sottoscrivere anche alla Asl RmG. E il sindaco di Palombara Paolo Della Rocca spinge perché l’esito sia positivo, “l’attività del centro è troppo importante”, la sua speranza è che una collaborazione con i Comuni limitrofi possa essere la svolta.